Andrea Palladio
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Il più celebre capolavoro palladiano fu, fin dal cinquecento, la villa che il Maestro costruì nel 1569 per il canonico Paolo Almerico e La Rotondache apparve ai contemporanei come una novità sbalorditiva per la presenza di quattro prospetti che ripropongono l'identica soluzione di un pronao ionico apposto alle facce laterali di un cubo rigorosamente geometrico, prese il nome dal perfetto salone centrale "rotondo". La destinazione di questa singolare villa fù l'esercizio del meglio della cultura musicale e poetica e delle discussioni filosofiche ed artistiche.  

Orientando i quattro spigoli dell'edificio nell'esatta direzione dei punti cardinali Palladio si prefisse d'ancorare la villa alle coordinate fondamentali della volta celeste. Le quattro facciate ottenevano altressì, nella loro posizione intermedia, l'esposizione migliore in tutti i periodi dell'anno.Le raffigurazioni interne furono di A. Maganza, per gli stucchi O. Ridolfi.